Il Natale è una ricorrenza sentitissima in tutte le regioni d’Italia.
In misura diversa, certo, da famiglia a famiglia, da regione a regione, da cultura a cultura… ma sicuramente, di tutte le feste dell’anno, questa è quella che smuove di più gli animi e i membri della famiglia. C’è chi si adopera per comprare doni, chi per preparare il pranzo o il Cenone della Vigilia, chi è l’incaricato a individuare il ristorante più adatto, chi pianifica qualcosa di speciale e alternativo ogni anno.
Pur se condite da tante varianti, la Sicilia e le altre regioni d’Italia hanno una costante: il Natale si trascorre in famiglia. Vanno per la maggiore le tavolate lunghe, e poco importa che siano a casa o al ristorante, vengono puntualmente imbandite di ogni bene e attorniate da più generazioni.
Sulla tavola vengono posate proposte gastronomiche che variano a seconda della località.
Basti guardare in Sicilia, che raccoglie tante, tantissime, tradizioni gastronomiche natalizie.
Nel catanese si è soliti mangiare le crispelle, una pasta lievitata e fritta in olio bollente, che può essere salata (farcita con ricotta e acciughe) o dolce (con riso e miele). Nella nostra zona, nel ragusano, sono invece tipiche le scacce, delle golose – e dall’aspetto particolare – focacce ripiene. Vi sono delle differenze a seconda della zona: a Ragusa la pasta è più spessa e con meno strati, a Modica la pasta è molto sottile e presenta più strati.
Se ci spostiamo invece nel capoluogo regionale, a Palermo, troviamo come cibo tipico delle festività natalizie lo sfincione. In molti di voi lo sapranno: si tratta di una sorta di pizza, dalla pasta spugnosa, morbida e soffice, condita con una salsa a base di pomodoro e cipolle. Un tripudio di gusto, come tutte le altre pietanze della tradizione.
Vi forniamo qualche dato che potrebbe tornarvi utile se siete titolari di un’attività di ristorazione.
Secondo la consueta indagine della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sono 4,7 milioni gli italiani che consumeranno il tradizionale pranzo del 25 dicembre al ristorante (-2,9% rispetto al 2017).
Il 72% dei ristoranti ha scelto di restare aperto il giorno di Natale. Se anche voi lavorerete a Natale sentitevi in buona compagnia, perché saranno oltre 500 mila i lavoratori del settore in attività.
Si è registrata una crescita del menu all inclusive (lo propone il 79,7% dei ristoranti di cui l’51,9% addirittura con bevande incluse).
Buone conferme: sempre secondo i dati FIPE, per il pranzo di Natale 2018 gli italiani spenderanno circa 243 milioni di euro.
Ma non dimenticatevi di seguire la tendenza, o meglio le richieste dei clienti: se non lo avete ancora fatto munitevi di confezioni per l’asporto perché i vostri colleghi (circa il 66% dei ristoratori) si sono attrezzati per consentire agli ospiti di portare a casa il cibo ordinato e non consumato.
Se siete ristoratori e dovete ancora fare gli ultimi acquisti non c’è di che preoccuparsi, siete ancora in tempo per rifornirvi dal nostro assortimento! Vi ricordiamo che il nostro cash&carry è aperto domenica 23 e domenica 30 dalle 8 alle 13, lunedì 24 Dicembre tutto il giorno. Chiusura 25, 26 Dicembre e 1 gennaio.