Da Tancredi a Palazzolo Acreide: dove “trattoria” si pronuncia con orgoglio

Dal 1994 sui rilievi che ospitano Palazzolo Acreide si coltiva un sogno di genuinità e tradizione. E’ il sogno di Trattoria “Da Tancredi”.

E’ davvero piacevole apprendere che nella ristorazione esistono ancora ideali come quelli che guidano Parentignoti Tancredi, titolare di questa insegna – Trattoria e Pizzoleria “Da Tancredi” – situata in una delle vie di Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa.
A quali ideali ci riferiamo? Lo scopriamo tra poco.

Tancredi oltre che patron dell’insegna è un cuoco determinato, legato alle tradizioni e al luogo in cui vive.
In cucina, poi, ci è davvero cresciuto: ci ha messo piede per la prima volta nel locale dei genitori nel 1987, un ristorante a Siracusa.
Una prima esperienza ai fornelli a cui ne sono seguite altre, prima che iniziasse a coltivare questa accogliente attività di ristorazione. Ah no, “questa vera Trattoria”, come precisa lui stesso.

“Partiamo dalle definizioni” – inizia così, a raccontarci. “Da Tancredi non è un ristorante, ma una trattoria nel senso più veritiero del termine. Da noi trovi quello che nelle case non si trova più, intendo nei sapori e nelle porzioni. Non abbiamo mai servito e non serviremo piatti gourmet, porzioni striminzite e cibi eccessivamente elaborati. Puntiamo sui sapori del passato, sulle cotture lunghe, sulle pietanze corroboranti servite nelle giuste porzioni. Porzioni che saziano, e che piacciono: fin qui gli avventori arrivano da lontano, alcuni, fedelissimi, percorrono fino a cento chilometri per raggiungerci”.

E quindi, cosa si mangia da Tancredi, vi starete chiedendo.
“Da noi si trovano i prodotti di stagione e le ricette tramandate nel tempo. La fonte dei miei piatti la definirei il ricettario del paese. Lavoriamo molto con le erbe spontanee, le biete, gli asparagi, e poi con le paste fresche acquistate dai pastifici locali, come le tagliatelle o i ravioli di ricotta. Amiamo preparare le carni lentamente, cuocendole nel fuoco a legna, come lo stinco di maiale al nero D’Avola, o l’agnello. Uno dei piatti che più ci rappresenta è un primo…  le mie Caserecce condite con funghi prataioli e porcini, servite su una fonduta di Ragusano e un ragù bianco, un concentrato di gusto e carica che mette il buon umore. E poi non ci facciamo mancare la salsiccia di Palazzolo, Presidio Slow Food, e piatti di mare in estate”.

Ma non c’è solo cucina. Da Tancredi si può venire anche per mangiare un’ottima pizza.
“L’alternativa alla cucina di trattoria è la nostra proposta pizza dal forno a legna. Oggi se ne occupa mio figlio Kevin, che mi sta affiancando nell’attività. Proponiamo la pizza tradizionale, ma anche una buonissima pizza in pala, perfetta per la condivisione al tavolo”.

Un altro valore, quello della condivisione e del tavolo tradizionale, che contraddistingue questo locale, dalle buone e genuine intenzioni. Un luogo, situato ad 800 metri d’altezza, in cui ci sembra siano rimasti integri e tangibili i dettami della tradizione.