Il sito web del ristorante Portomatto apre con un’immagine emblematica: l’andare instancabile del mare.
La famiglia Molisina ha voluto, con questo fotogramma, dare continuità a ciò che si può ammirare nel ristorante, ubicato proprio sul lungomare di Avola. Un luogo in cui vale la pena recarsi per l’atmosfera magica, distensiva, ma anche per la cucina e per il modo di accogliere. Ecco cosa ci raccontano.
Giampaolo, una colonna portante dalla visione contemporanea
Giampaolo è il titolare del Portomatto. Lo conosciamo da molti anni, visto che la nostra attività di fornitura sussiste dal 1998. In lui si trovano sempre parole incoraggianti e sagge; Giampaolo è un buon esempio per chi decide di intraprendere una strada nel settore della ristorazione. E questa conversazione lo rimarca.
“Non mi piace lamentarmi e non amo vedere le criticità come un limite bensì come un’opportunità. Il Covid mi ha dato modo di guardarmi attorno, di comprendere su cosa potevamo lavorare per miglioraci. È stato un arresto forzato ma estremamente importante perché ci ha dato il tempo; un elemento che spesso, per chi fa ristorazione, è raro. E così abbiamo attuato tutta una serie di interventi e modifiche, sia sul piano pratico, di gestione del ristorante, implementando l’organico, sia sul piano digitale, per soddisfare al meglio le aspettative e i desideri di esperienza dei nostri clienti”.
Giampaolo si racconta con aria soddisfatta prima di incalzare con un appunto importante: non ama essere chiamato titolare.
“Mi piace essere riconosciuto come chef patron del Portomatto, con la consapevolezza che questo è un ruolo complesso e di grande responsabilità. Non mi sono mai allontanato dalla cucina perché è un contatto imprescindibile ma voglio avere il polso di tutti gli elementi che compongono il mio ristorante: dal food cost al marketing, dalla comunicazione ai sistemi di prenotazione. Ogni tassello è importante”.
La cucina del Portomatto
Inevitabilmente al Portomatto è il mare a farla da padrone. Con un pensiero di applicazione molto semplice: partire dalla tradizione lasciando che la tecnologia e le nuove tecniche si trasformino in espressioni contemporanee, leggere, gradevoli.
“Credo nella tecnologia applicata alle pratiche di cucina da tempi non sospetti, potrei dirvi dal 1982. Penso che si possano raggiungere risultati sorprendenti applicando le innovazioni che la scienza ci sta fornendo; le migliorie si hanno in termini di equilibrio, consistenze, elementi nutrizionali. La cucina però, a mio avviso, ha bisogno di riflettere il territorio e le tradizioni in cui risiede. Per questo partiamo da preparazioni e ingredienti molto conosciuti per ricavarne qualcosa di nuovo. Penso al nostro risotto mantecato nel latte di mandorla, spada affumicato, finocchietto marino, limone femminello candito, un piatto che rievoca i sapori di questa terrà raggiungendo una dimensione attuale e comprensibile”.
A questo si aggiungono un’offerta pizzeria e un comparto dei dolci estremamente curati, di cui vi lasciamo esaustivi (e golosi) scatti.
L’accoglienza, mica affar da poco!
Anche sull’accoglienza, naturalmente, non manca un pensiero originale e deciso dello chef patron.
“Non voglio che i miei clienti dicano ‘mi sento come a casa’ ma che siano felici di esclamare ‘mi sento al ristorante’!”.
Chiediamo a Giampaolo di spiegarci cosa intende.
“Spesso quando sento dire che al ristorante ci si dovrebbe sentire come a casa. Non sono d’accordo, altrimenti al ristorante cosa ci si va a fare? Sono convinto, al contrario, che scegliere di investire i propri soldi per una cena o un pranzo fuori dalle mura domestiche meriti un corrispettivo importante: un’esperienza, sotto tutti i punti di vista, che a casa non potresti replicare”.
Al Portomatto, ci raccontano, puntano ad un servizio presente ma mai invadente, che sappia integrare il territorio all’esperienza, già condizionata positivamente dalla vicinanza al mare.
“La nostra è una terra bellissima, con risorse agronomiche, paesaggistiche, storiche e culturali straordinarie. Il Portomatto si ispira alle parole di Goethe, che ben raccontano la nostra amata Regione” conclude Giampaolo.
L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna.
È in Sicilia che si trova la chiave di tutto.
La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita”..
Insomma quelle che vi abbiamo raccontato sono un’impostazione di lavoro e una filosofia in cui Nigro Catering si riconosce davvero!
PortoMatto Ristorante con Pizzeria sul lungo mare di Avola
Via Sandro Pertini, 43, 96012 Avola SR
https://portomatto.it/