ZeroNove a Scicli, il primo ristorante-creperia è in Sicilia

Cosa significa essere imprenditori? È una domanda che, inevitabilmente, insorge spesso quando si ha a che fare tutti i giorni con attività imprenditoriali.

Nel settore del mangiare fuori casa, che è ovviamente quello che ci compete, spesso troviamo tanta forza nelle idee ma non sempre un’adeguata struttura imprenditoriale che le valorizzi. Per struttura imprenditoriale intendiamo: capacità di investimento, lungimiranza, corretta gestione del foodcost, analisi economica, organizzazione del personale…

Non è il caso di Guglielmo e del suo ZeroNove, a Scicli, un locale innovativo nel concetto ma anche nella gestione. Guglielmo proviene da studi economici e lo specifica subito. Ha rilevato la gestione del locale in cui oggi c’è ZeroNove otto anni fa; a questo si è affiancata l’esperienza di un’altra insegna ma sul mare.
All’interno di ZeroNove Guglielmo si occupa soprattutto della parte manageriale, ci racconta come la imposta e quali sono gli accorgimenti adottati di recente.

“ZeroNove è incentrato su un prodotto, la crepe. L’intento è quello di proporre ai clienti un’esperienza unica, completamente diversa, mettendo al centro questa preparazione e tutte le sue possibili declinazioni, dolci o salate che siano. Abbiamo scelto la strada della coerenza: nel menu non compaiono prodotti sostituivi come hamburger e piadine perché il focus deve essere chiaro. CI stiamo muovendo in una direzione precisa e assolutamente nuova per il mondo delle creperie, ovvero di formulare un menu dall’antipasto al dolce in cui la costante è la crepe. Giocheremo su impasti aromatizzati, speziati, essiccati, fritti… ci sarà da divertirsi!”

 

 

Quali sono i segreti delle vostre crepe?

“Non è banale dire che per una buona crepe servono materie prime di qualità. Noi ci impegniamo a rintracciarle, anche grazie all’aiuto di fornitori ce ci indirizzano e talvolta fungono da consulenti. L’altro aspetto riguarda l’utilizzo di attrezzature avanzate in cucina che ci consentono di uscire con un prodotto artigianale ma una produzione pressoché standardizzata. Il controllo del processo ha, naturalmente, anche un risvolto positivo sulla gestione economica perché riusciamo a controllare perfettamente il foodcost”

 

 

A quale cliente vi rivolgete?

“La nostra è una clientela molto variegata, non vengono solo i giovanissimi. Spesso fungono da traino: raccontando l’esperienza a casa e convincono i genitori a provare ZeroNove. Come attrattiva ci aiuta anche la scelta di rispettare tutte le intolleranze e i problemi alimentari mettendo a disposizione impasti senza glutine, senza lattosio, senza uova. Poi l’elemento creativo è altrettanto fondamentale: c’è chi ama la semplicità e chi invece, quando esce per pranzare o cenare, ama sperimentare, per questo proponiamo impasti originali, al cacao, integrali… Mantenendo il focus, come dicevo prima, bisogna riuscire a aprirsi delle nuove strade”.

 

 

E a proposito di strade… nel periodo pandemico avete fatto una scelta piuttosto ardita…

“Abbiamo introdotto 35 posti a sedere per fornire un servizio più completo ai nostri clienti. Migliorarsi è d’obbligo, mostrarsi statici e con poca iniziativa invece è controproducente. Questa scelta è stata presa anche in funzione di un altro aspetto per noi fondamentale: destagionalizzare il locale. In Sicilia è frequente che le insegne funzionino principalmente nel periodo estivo. Noi vogliamo combattere questa tendenza, non vogliamo aspettare la bella stagione per accogliere le persone da ZeroNove!”

 

 

ZeroNove
Via Belfiore, 1-7, 97018
Scicli RG